
Caro Valerio raccontaci un po’ come stai vivendo questo periodo particolare e cosa stai facendo per mantenerti fisicamente in forma.
“Ciao a tutti. É un periodo un po' particolare per tutti noi, non è facile andare avanti psicologicamente, ma purtroppo è una cosa che bisogna fare per la tutela di tutti noi. Durante la giornata cerco di tenermi occupato e mantenermi fisicamente, seguendo le direttive del nostro prof. Placì.”
Qual è il ricordo più bello che hai vissuto con la maglia rosso-azzurra negli scorsi mesi?
“Se devo ritornare indietro di qualche mese un bel ricordo é sicuramente la vittoria netta nel derby contro Tricase, che ha innescato in noi la convinzione di poter battere tutte quante le squadre. L'unico che c'ha battuto dopo quel ricordo è stato questo maledetto virus.”
Raccontaci un simpatico aneddoto pallavolistico che ti riguarda e confidaci il soprannome (se c’è) che ti hanno attribuito i compagni di squadra.
“Rimanendo sempre a parlare di quest'anno, non c'è stato un aneddoto in particolare, ma dopo un vostro articolo che mi soprannominaste spiderman, abbiamo iniziato, io in primis, a scherzare con tutti gli altri. É un bel gruppo ed è molto affiatato, scherziamo molto spesso tra noi.”

In un momento così complicato si cerca il lato positivo. Hai molto tempo per le tue passioni, in particolare qual è la tua passione più grande al di fuori della pallavolo?
“La musica è una di quelle passioni e, soprattutto in questi giorni mi dà la spinta per andare avanti.”
Valerio hai mosso i primi passi nello sport giocando a calcio e dopo qualche anno hai deciso di dedicarti alla pallavolo. Quanto ha influito tuo padre in questa scelta?
“Si, fino 17 anni ho giocato a calcio, per poi cambiare e giocare a pallavolo. Papà ha contribuito senza forzarmi in nulla, ha contribuito portandomi fin da piccolo ai suoi allenamenti, ovviamente non stavo lì a guardare, andavo solo per correre a destra e sinistra (ricordi indimenticabili), poi mamma era incinta di me di 3 mesi e ancora giocava, quindi la pallavolo l'avevo nel sangue.”
Qual é stato il battitore che quest'anno ti ha messo più in difficoltà?
“La pallavolo è uno sport particolare, ti stressa moltissimo a livello mentale, la ricezione è il fondamentale dove devi essere il più concentrato possibile, con quella tensione giusta che ti faccia eseguire il gesto in maniera positiva e con ovviamente un discreto gesto tecnico, se non vi è un equilibrio tra tutto ciò, soffri automaticamente il battitore e tra tutti quelli che ricordo, quest'anno ho sofferto più di tutti Parisi, il palleggiatore del Galatina, sopratutto nel secondo set.”

Quali libri e serie tv consiglieresti ai nostri sostenitori per passare il tempo durante il periodo di quarantena?
“Beh sicuramente in questo periodo non si può non vedere "La casa di carta", sicuramente l'avranno vista quasi tutti, un'altra che mi è piaciuta davvero tanto è "Prison break".
Per quanto riguarda i libri, ora sto iniziando a leggere "Il gioco interiore nel tennis" lo so, sembrerebbe inadeguato visto il contesto, ma è un libro che fa capire come la mente ti possa far raggiungere l'eccellenza.”
Manda un saluto a tutti gli appassionati e sostenitori del Casarano.
"Un saluto ed un abbraccio virtuale a tutti i tifosi del Casarano Volley. Spero che quest'anno continueremo a vederci, perché ancora l'obiettivo di tutti noi non è stato raggiunto.
Rimaniamo tutti quanti a casa!
Forza Casarano!”
Clicca sulla foto sottostante se vuoi conoscere la carriera di Valerio Barone e degli altri giocatori rossoazzurri:
Ufficio Stampa Casarano Volley
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