Caro Andrea raccontaci un po’ come stai vivendo questo periodo particolare e cosa stai facendo per mantenerti fisicamente in forma.
“Ciao a tutti, stiamo vivendo un momento molto delicato e particolare, io sono da una settimana completamente a casa, perché prima ho continuato a lavorare, quindi ero un pò impegnato. Diciamo che mi sto godendo appieno la famiglia, soprattutto mia figlia perché tra lavoro e pallavolo in 4 anni le ho dedicato poco tempo. Cerco di mantenermi un minimo in forma, seguendo il piano di lavoro del nostro preparatore atletico, come meglio posso in casa, utilizzando qualsiasi cosa (anche mia figlia) per poter lavorare sulla forza utilizzandola come peso.”
Qual è il ricordo più bello che hai vissuto con la maglia rosso-azzurra negli scorsi mesi?
“Non c'è un ricordo in particolare, per me stare in palestra facendo quello che mi è sempre piaciuto sin da piccolo cioè giocare a pallavolo, soprattutto con un gruppo come quello di quest'anno, è una cosa molto bella. Sicuramente la vittoria a Sorrento un bel ricordo, sapevamo dell'importanza della partita, quindi lì si è vista una prestazione completa di squadra ma soprattutto di gruppo, nonostante tutte le difficoltà: pubblico avversario, decisioni arbitrali che ci hanno penalizzato, ma siamo stati bravi ad arrivare alla vittoria contro tutti e tutto.”
Raccontaci un simpatico aneddoto pallavolistico che ti riguarda e confidaci il soprannome (se c’è) che ti hanno attribuito i compagni di squadra.
“Sinceramente non ho un aneddoto e un soprannome, almeno al momento non me ne viene in mente nessuno.”
In un momento così complicato si cerca il lato positivo. Hai molto tempo per le tue passioni, in particolare qual è la tua passione più grande al di fuori della pallavolo?
“Il lato positivo di questo periodo come ho detto prima è il tempo che sto recuperando con mia figlia (perché mia moglie sta continuando a lavorare). Insieme facciamo diverse cose, ascoltiamo molta musica che è una delle mie passioni, mi piace anche cucinare, sperimento diverse ricette anche perché mi piace molto mangiare. Guardo pochi film perché mia figlia non me ne lascia vedere dato che lei guarda i cartoni, comunque mi annoio difficilmente perché in casa ci sono sempre lavori da fare.”
Andrea hai una lunga carriera alle spalle e hai militato in diverse squadre di serie A e serie B. Cosa ti senti di dire ai più giovani che cominciano a muovere i primi passi in questo sport?
“Si può dire che un pò di anni ne ho passati in palestra e in quel rettangolo di gioco, iniziando a 7 anni facendo tutta la trafila delle giovanili, passando anche per la nazionale juniores per 3 anni, fino a quando dopo il diploma di maturità ho iniziato a girare per tutta Italia giocando con diverse squadre, arrivando ad oggi a 40 anni (fate voi il conto)... :)
Però ho sempre messo molta passione, cosa importante. Quello che posso suggerire ai piccoli che si avvicinano allo sport della pallavolo è di divertirvi sempre ma con le giuste regole dettate da chi vi allena, perché lo sport specie di squadra vi aiuterà molto nella vita, a relazionarvi con altre persone e a saper superare momenti belli ma soprattutto difficili che la vita vi riserverà, si imparerà molto dalle sconfitte!”
Andrea qual è il segreto per migliorare il palleggio che ti senti di trasmettere ai giovani palleggiatori che leggeranno quest'articolo?
"Il palleggio è un fondamentale che come altri nella pallavolo va allenato ripetutamente sicuramente molto di più, bisogna dedicare molto tempo anche annoiandosi, iniziando paradossalmente dai piedi, perché bisogna essere veloci per spostarsi e arrivare il prima possibile sotto il pallone da alzare, poi è necessario rinforzare le dita e un buon allenamento è una pallina da tennis da stringere in mano (io tutt'ora anche a 40 anni lo faccio spesso a casa). Diciamo che le basi sono queste, poi con un canestro si può affinare il tutto, diciamo che il canestro è il pane quotidiano del palleggiatore. Bisogna avere molta tenacia ed essere caratterialmente forti perché il palleggiatore è il giocatore che tocca più palloni di tutti, che fa girare la squadra come vuole quindi qualche errore è umano che ci sia, non vi preoccupate, più si gioca, più passa il tempo e più il palleggiatore diventa forte, perché al contrario degli schiacciatori che fisicamente devono essere più forti, l'alzatore deve essere più forte con la testa inteso come cervello, in quanto deve pensare a tante cose prima di decidere a chi passare la palla!"
Quali libri e serie tv consiglieresti ai nostri sostenitori per passare il tempo durante il periodo di quarantena?
"Premetto che non sono stato un gran lettore di libri però uno in particolare che mi è rimasto impresso e che sarebbe di insegnamento per molti ragazzi è "Il gabbiano Jonathan Livingston" (anzi lo consiglio, anche perché è pure piccolo e veloce da leggere)."
Manda un saluto a tutti gli appassionati e sostenitori del Casarano.
“Mando un saluto a tutti voi che ci avete sempre sostenuto, il mio augurio è che questo brutto periodo possa passare il prima possibile, per ritornare alla libertà, per fare quello che facevamo prima e soprattutto riabbracciarci tutti nella nostra tana dei serpenti sotto un'unica bandiera.”
Clicca sulla foto sottostante se vuoi conoscere la carriera del capitano Andrea Laterza e degli altri giocatori rossoazzurri:
Ufficio Stampa Casarano Volley
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