Stemperata la tensione sul protocollo di ripresa degli allenamenti, reso un po’ meno restrittivo nella nuova versione emanata dalla Fipav (e nella speranza di nuovi allentamenti delle regole), ora il volley deve fare i conti con il problema delle palestre.
L’indisponibilità degli impianti, infatti, rischia di paralizzare l’intera attività locale e non solo, soprattutto se verrà dato seguito alla richiesta del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina di utilizzare le palestre scolastiche per la ripresa delle lezioni. E senza le scuole, su cui si appoggia buona parte delle squadre italiane per allenamenti e partite, tornare a giocare diventerebbe impossibile.
La questione riguarda anche gli altri sport indoor, dal basket alla ginnastica, e colpisce un po’ tutta Italia. Guido Pasciari, commissario straordinario della Fipav Campania, lancia l’allarme in un’intervista a Il Mattino: “Senza palestre scolastiche muore l’85% del mondo dello sport. Non è più tempo di richieste ad personam. Viviamo un momento straordinario e come tale va affrontato con un tavolo nazionale. Se non c’è un input di questo tipo non si potrà fare nulla, se non aspettare la volontà delle singole istituzioni scolastiche. L’istruzione prima di tutto, ma attenzione: se è vero come è vero che qualcuno si cala le braghe davanti al dio calcio, non dimentichiamo che se si muovono i nostri tesserati si muove una intera nazione“.
Stessa situazione all’altro capo dello Stivale, a Trieste, dove il problema è stato affrontato in un’assemblea plenaria delle società della Venezia Giulia.
Il presidente della Fipav regionale, Alessandro Michelli, denuncia su Il Piccolo: “A livello nazionale siamo preoccupati per la normativa emanata dal Ministero dell’Istruzione in questi giorni. Queste misure e l’ampia autonomia data a direttori e dirigenti scolastici rischiano di essere devastanti per il nostro mondo, per pallavolo e basket, che vivono e si nutrono di impianti sportivi scolastici. Noi sul nostro territorio siamo intorno all’80% delle società di volley legate a questa spada di Damocle“.
Fonte: www.volleynews.it
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